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SPUNTI E NARRAZIONI

Narrare è il mio modo di pensare e conoscere, l’unico che sento rispettoso della complessità delle persone e delle loro vite.

26 mag, 2023
Mi chiedono spesso di parlare di adolescenti, forse perché mi piace ascoltarli. Come adulto, sono il participio passato di un tempo che ragazze e ragazzi mi raccontano con parole scarne, vestite d’enfasi, a volte accelerate in ritmi concitati. Li sento vicini e riconosco emozioni e pensieri che mi sono appartenuti. Allo stesso tempo, però, avverto che qualcosa è mutato, in loro, intorno a loro. Mi accorgo che l’errore è divenuto fallimento e il tempo un’occasione, quasi sempre persa. E l’invidia… quanta invidia. Sono sentimenti e pensieri appiccicati, da cui non riescono a liberarsi anche quando riconoscono la sofferenza che comportano. Qualcuno gli ha fatto credere che dipenda tutto da loro, dai loro desideri, dalla loro volontà, dalla loro forza… e adesso che non riescono, che non vincono, che non risplendono del loro talento, si sentono traditi, o falliti. Fanno i conti con la tristezza, che è sentimento intessuto all’adolescenza, ma questa sembra più rancorosa di un tempo, sospesa fra il ritiro nella vergogna e il desiderio di rivalsa, quasi vendetta. Incontrare un adolescente che non riesce ad immaginare il proprio futuro, che sa cosa evitare ma non cosa desiderare, suscita anche in me un vissuto di fallimento… il nostro. Non resta allora che congedare l’adolescente ed incontrare altri adulti, senza fretta, solo per fantasticare e gioire dei futuri possibili dei nostri ed altrui figli.
26 mag, 2023
È passato circa un mese dal nostro ultimo incontro. Sara mi guarda ed accenna un sorriso a mezza bocca. Sembra quasi volermi rassicurare, dicendomi che è andato tutto bene. Non ha avuto particolarmente male, anche se a un certo punto aveva una gran voglia di vomitare. La mamma, piuttosto, dice di essersi sentita giudicata in reparto, soprattutto non le sono piaciuti gli sguardi e i commenti di un paio di infermiere. A lei però non importa. Vuole raccontarmi della scuola e di una sua cara amica. Anzi, mi chiede se possiamo vederci per un po’, così, per parlare. Più tardi, nel salutarci, il suo sorriso mi sembra più ampio… o forse lo spero. ovvero All’inizio suo papà era furioso. Continuava a ripetere che in casa sua certe cose non sarebbero successe. Poi Sara ha parlato con suo fratello. Non è stato facile, ma alla fine sono rimasti in silenzio, abbracciati ai bordi del letto. Da allora i suoi genitori sono più tranquilli, e lei li sente molto vicini. Si descrive ancora un po’ confusa, ma ha preso la decisione più importante… e ha anche smesso di fumare. Al suo ragazzo non vuole ancora pensare, anche se i loro genitori si sono già incontrati. Per adesso vuole fare un passo alla volta. A proposito, mi chiede se posso accompagnarla nell’altra stanza: le hanno detto che deve ritirare l’agenda della gravidanza.  Estratto da Nunziato D. (2016), Psicologia Consultoriale: tutela della salute fra etica, norma e prassi in “Lo Psicologo, tra l’essere e il fare. Problemi di deontologia applicata alla professione psicologica. Volume 1” a cura di Calvi, Presutti, Zara, Edizioni PubliEdit, Cuneo.
26 mag, 2023
In una cultura che sembra fare dell’indipendenza un valore assoluto, oscillante fra il principio ispiratore e l’assunto vitale, voglio citare i semplici ma emozionanti versi di una canzone ascoltata per caso, di un autore veramente capace, non per caso.  Indipendenti vogliamo essere indipendenti e restare per sempre gli amanti di tutto vogliamo essere indipendenti non c’è cosa che sia più importante perché solo da indipendenti si esiste, si resiste Ma chi è davvero indipendente? tu vuoi essere indipendente è poi felice chi è indipendente da tutto? Indipendente dall’ossigeno dal denaro Indipendente dal consiglio di un amico Indipendente da un passaggio verso casa dalla donna che si sposa (Niccolò Fabi – Album “Ecco” - 2012) Mi è parso un inno a sane e liberatorie forme di reciproca, umana dipendenza.
26 mag, 2023
è Terra è donna è forza antica è linea morbida è lacrima stanca è rabbia di notte è goccia di voce è sordo dolore è paura è bella è vicina è viva non è più. Ci sono madri e madri. 
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