Narrare è il mio modo di pensare e conoscere, l’unico che sento rispettoso della complessità delle persone e delle loro vite.
È passato circa un mese dal nostro ultimo incontro. Sara mi guarda ed accenna un sorriso a mezza bocca. Sembra quasi volermi rassicurare, dicendomi che è andato tutto bene. Non ha avuto particolarmente male, anche se a un certo punto aveva una gran voglia di vomitare. La mamma, piuttosto, dice di essersi sentita giudicata in reparto, soprattutto non le sono piaciuti gli sguardi e i commenti di un paio di infermiere. A lei però non importa. Vuole raccontarmi della scuola e di una sua cara amica. ...
Mi chiedono spesso di parlare di adolescenti, forse perché mi piace ascoltarli. Come adulto, sono il participio passato di un tempo che ragazze e ragazzi mi raccontano con parole scarne, vestite d’enfasi, a volte accelerate in ritmi concitati. Li sento vicini e riconosco emozioni e pensieri che mi sono appartenuti. Allo stesso tempo, però, avverto che qualcosa è mutato, in loro, intorno a loro. Mi accorgo che l’errore è divenuto fallimento e il tempo un’occasione, quasi sempre persa. E l’invi...
In una cultura che sembra fare dell’indipendenza un valore assoluto, oscillante fra il principio ispiratore e l’assunto vitale, voglio citare i semplici ma emozionanti versi di una canzone ascoltata per caso, di un autore veramente capace, non per caso. Indipendenti vogliamo essere indipendentie restare per sempre gli amanti di tuttovogliamo essere indipendentinon c’è cosa che sia più importanteperché solo da indipendenti si esiste, si resiste Ma chi è davvero indipendente?tu vuoi essere indip...
MADRI E MADRI è Terra è donna è forza antica è linea morbida è lacrima stanca è rabbia di notte è goccia di voce è sordo dolore è paura è bella è vicina è viva non è più. Ci sono madri e madri.
Consapevole dell’importanza del passato, attento alle esigenze del presente, infinitamente curioso sul nostro futuro.
Sono uno psicologo specializzato in psicoterapia. Svolgo la mia attività in ambito privato e convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, nello specifico in qualità di specialista all’interno dei consultori familiari dell’ASLCN1 del Piemonte. Al fianco dell’impegno nella clinica e nella psicologia della salute, dedico parte del mio tempo al lavoro di formatore e supervisore presso istituzioni ed agenzie pubbliche e private, anche su temi della psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Sono inoltre membro del Laboratorio di Gruppoaanalisi, associazione culturale, scientifica e professionale che fa dei fenomeni gruppali un campo elettivo di ricerca e comprensione dell’essere umano.
Ho maturato interesse ed esperienza rispetto alla problematiche della famiglia, della coppia, dei difficili percorsi connessi all'essere genitore e al crescere come figlio. In qualità di psicoterapeuta, mi occupo principalmente di: disturbi d’ansia, disturbi dell'umore, difficoltà di coppia e familiari, disagio e disturbi evolutivi dell’adolescente, sostegno alla genitorialità, disturbi post-traumatici.
Ho una formazione psicodinamica, in poche parole dedico grande attenzione a componenti e processi non consapevoli alla base delle nostre scelte e del nostro comportamento. Un orientamento che poggia comunque e sempre sulla sostanza delle nostre relazioni e dei nostri contesti, sul fondamentale racconto della propria vita e di quella della persone a noi più vicine. Nel tempo ho sentito l’esigenza di formarmi anche su tecniche e strategie d’intervento a breve termine, a volte focalizzate sul sintomo, soprattutto quando questo appare legato ad eventi o traumi chiaramente riconoscibili.
Sono membro di numerosi gruppi di ricerca sulla psicologia dell'adolescenza, nello specifico a livello regionale piemontese. Sono referente di progetti d’intervento legati alla nuove tecnologie, in particolare a spazi web di consultazione e promozione della salute affettiva e sessuale per i più giovani. A partire da queste esperienze, ho approfondito le implicazioni etiche e deontologiche della mia professione in relazione ai mutevoli scenari delle nostra società.
Questo è il mio lavoro. Prima e dopo, mia moglie, i miei figli ...e tutto il resto.
Un divanetto, una poltrona e una luce mai troppo intensa...
Entrare in un luogo che non si conosce è emozionante. Negli occhi di chi accolgo per la prima volta posso incontrare curiosità, diffidenza, sorpresa, indifferenza, agitazione, confidenza... Difficile distinguere quanto tali emozioni riguardino la stanza o me stesso. Pochi istanti e si è seduti, gli uni di fronte agli altri, iniziando a parlare. Da quel momento spero che l’ambiente divenga un piacevole sfondo, rassicurante e non troppo definito. Il mio piccolo studio vuole essere importante, ma non protagonista. Con il medesimo intento provo ad entrare, per la prima volta, nella storia di un’altra persona.
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Arrivando in un paese cerco sempre le stesse cose: una piazza e un parco alberato. Savigliano mi piace perché non avrò mai dubbi sul dove trovarli. È il luogo in cui sono nato, che ho lasciato e a cui sono tornato.
Qualcuno vi dirà che è una città un po’ piatta… Dovete credergli, perché qui una bicicletta può correre veloce… e una volta fermi, vi basterà allungare lo sguardo per vedere prati, colline, fiumi e una corona di montagne fino al mare, lontano… ma non così tanto.